La città di Chieti
In una felice posizione panoramica che domina la vallata sottostante, si erge Chieti, città che vanta antichissime origini tra le più antiche d’Italia.
La mitologia narra infatti che fu fondata dall’eroe Achille, che la chiamò Teate in onore di sua madre.
Corso Marrucino
La denominazione di corso Marrucino ricorda l’antico popolo che fondò la località. Il Corso di Chieti era denominato sino a circa il 1890 “Corso Galliani” e comprendeva il tratto di strada fra il Largo Trento e Trieste (largo della Trinità) e il largo San Gabriele Valignani (chiamato Largo del Pozzo).






Teatro Marrucino
Il Teatro di Chieti mantenne alta la sua tradizione fino alla seconda guerra mondiale, epoca nella quale iniziò il declino che portò alla sua chiusura definitiva avvenuta verso il 1950.
Non si era spento, però, il desiderio dei cittadini che auspicavano la riapertura del Marrucino e la sera dell’11 dicembre 1972 spettò all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, diretta dal M° Pierluigi Urbini, l’onore di dare il via alla nuova attività del Marrucino con la celebre ouverture della Cenerentola di Rossini.







Museo Palazzo de’ Mayo
Il nuovo Museo Palazzo De Mayo diventa cuore di tre collezioni permanenti:
“La collezione d’arte della Fondazione Carichieti e della Carichieti Spa, “Gli argenti di palazzo de’ Mayo”, “Nel segno dell’immagine”.
Museo La Civitella
Il Museo conserva i reperti raccolti nel bacino del fiume Pescara e sulla collina della Civitella. L’allestimento, predisposto secondo criteri moderni, valorizza il materiale esposto mediante postazioni multimediali e pannelli didattici di grande effetto. All’interno del Museo sono stati ricostruiti, utilizzando materiali originali, tre frontoni di templi italici del II secolo a.C. e del mausoleo del liberto Lusius Storax, risalente al primo secolo d.C.






Museo Archeologico Nazionale
Il museo è ospitato nella neoclassica Villa Frigeri, inserita nell’area verde della Villa comunale. Vi è esposta la più importante raccolta archeologica d’Abruzzo, il cui pezzo più rappresentativo è il famoso Guerriero di Capestrano (VI secolo a.C.), stele funeraria di eccezionale importanza per lo studio delle popolazioni italiche o sannitiche, che si stanziarono sul territorio prima dell’invasione romana.
Museo Barbella
Il museo, intitolato allo scultore teatino Costantino Barbella, raccoglie opere d’arte databili dal XIV al XX secolo. Tra le opere esposte, si segnalano un affresco staccato di scuola senese, che raffigura una Madonna col Bambino, la tavola con Santo attribuita a Francesco da Montereale e il disegno preparatorio per la Strage degli Innocenti di Luca Giordano; inoltre, le opere di paesaggisti sei-settecenteschi, di Raffaele Ferrara e Nicola De Laurentis, artisti neoclassici teatini, i lavori di Filippo Palizzi, Basilio Cascella e Paolo Michetti. Il museo possiede anche una raccolta di opere contemporanee, provenienti dalle diverse edizioni del Premio Michetti (istituito nel 1947). Di rilievo la collezione di maioliche del XVI-XVIII secolo, realizzate dalle manifatture di Castelli.
Museo Universitario
Nella sua specificità contribuisce a caratterizzare l’Ateneo “G. d’Annunzio” costituendo “luogo della memoria” e spazio espositivo dedicato alla conoscenza ed alla divulgazione delle Scienze Naturali e della Storia della Scienza, con particolare vocazione verso gli aspetti biologici e medici che emergono dalla ricerca archeologica, medica, antropologica e paleontologica, ma anche con specifiche sezioni dedicate alla Storia Naturale ed alla Storia della Scienza.
Link al sito istituzionale

La cattedrale e le chiese di Chieti
Sorta su un edificio di culto più antico, le cui strutture sono in parte visibili nella cripta, una delle prime opere che si notano appena si arriva a Chieti, la Cattedrale dedicata a San Giustino, patrono della città, fu costruita nell’alto medioevo e ricostruita quasi interamente nel ‘300 e si affaccia sulla Piazza Vittorio Emanuele II.







Itinerario archeologico
Del suo glorioso passato Chieti conserva numerose evidenze monumentali, riferibili soprattutto a edifici di età imperiale, alcuni dei quali parzialmente inglobati nell’edilizia posteriore, com’è tipico dei centri a lunga frequentazione abitativa.
Le terme romane
Le terme romane erano degli edifici pubblici con degli impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Sono i precursori degli impianti odierni e rappresentavano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l’ antica Roma, a partire dal II secolo a.C. erano un luogo di socializzazione, di sviluppo di attività vive per uomini e donne che facevano il bagno completamente nudi





Le vestigia romane
Il centro preromano sorgeva sulla Civitella, e un’ imponente cinta muraria, di cui oggi resta solo la Porta Pescara,che circondava la città.



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Teatro romano
Allo stato attuale è possibile ammirare i ruderi delle mura del Praecintio che a tratti culminano con sezioni sospese dell’antica volta. Alcune di queste strutture sono inserite nelle pareti degli edifici retrostanti il teatro, le cui tubazioni di scarico, correnti esternamente, vi sono purtroppo addossate.





Chieti sotterranea
Tra la fine del sec.I a.C. e l’inizio del sec.II d.C., Chieti raggiunse la sua massima espansione; il centro abitato si estendeva su una superficie che andava dalla Civitella a via Arniense. In base a valutazioni approssimative, la popolazione fu stimata tra le 30.000 e le 60.000 unità. E’ ovvio che un tale numero di abitanti avesse dei problemi per l’approvvigionamento idrico: a tale scopo, nel sottosuolo di Chieti, fu creato un sistema di cisterne ad archi intercomunicanti e collegate da un insieme di gallerie. Queste ultime, a loro volta, possedevano pozzi di areazione regolarmente dislocati lungo il percorso.



La Villa comunale
La ristrutturazione architettonica e ambientale della Villa Comunale di Chieti, quella che parte dalla Fontana Monumentale, in Piazza Mazzini, fino ai due laghetti.





Parco Nazionale della Maiella
Il Parco in tutte le stagioni dell’anno offre al visitatore uno scenario mutevole e di straordinaria bellezza.
La primavera inoltrata è la stagione delle fioriture e, insieme all’autunno, il momento migliore per visitare paesi ed eremi. L’estate è la stagione più consigliata per percorrere i sentieri. Ottobre incanta con i mille colori delle faggete e conduce verso l’inverno che, con il suo manto bianco, rende il paesaggio particolarmente suggestivo.






Discoteca Lo Stellario
Il segreto del grande successo ottenuto dalla discoteca Stellario è senza ombra di dubbio la sua strabiliante location. Un incantevole parco archeologico dove la situazione discoteca si abbina perfettamente all’arte ed alla cultura.




